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Mercoledì 8 Arrivati in paese abbiamo notato tracce di vita molto scarse nonché tutti i locali chiusi, ma gli addetti all’Osservatorio ci hanno tratto d’impaccio, raccomandandoci alla signora Marisa dell’Hotel Cuney, che ci ha ospitato per cena anche se era il giorno di chiusura. Poche ore prima eravamo nel mondo dei Fast Food e degli Autogrill, ora ci sentivamo un po’ come i viandanti di epoche remote che bussavano alle porte delle case per procurarsi qualcosa da mettere sotto i denti. Nonostante la stanchezza del viaggio, il cielo sereno ci ha invitato all’osservazione del cielo stellato, che presentava una Via Lattea quale non vedevo se non dall’ultima volta che ero stato ... a Saint Barthelemy. Giovedì 9 La sera era nuvoloso ... per fortuna! Venerdì 10 Sabato 11 Uno spettacolo favoloso in ogni caso con una serie di osservazioni senza fine di stelle doppie e oggetti deep-sky. Domenica 12 Saluti agli amici, un ringraziamento particolare a Sara dell’Ostello, e partenza verso le brume della pianura, con il senso di portare appresso la limpidezza di questi cieli alpini. Alla prossima edizione. Nota: eravamo tanti quest’anno, un’ottima compagnia. Una menzione speciale a Dea, la nostra mascotte, che ci ha ricordato ancora una volta che è meglio un cane astrofilo di un astrofilo cane. Paolo Morini
Com'è andata? Magnificamente! La tattica giusta è proprio quella di andar su un paio di giorni prima, così ci si diverte e rilassa un po' di più. Quest'anno camerone da 10 con bagni
in comune...e c'era pure un cane (Dea)...la creatura più sana del Mercoledì siam partiti...i due Paoli ed io, verso le 13 e alle 18.30 Il foraggio abbondava ma non faceva al caso nostro. I tre pellegrini arrivati troppo presto per lo star-party rischiavano di rimanere a bocca asciutta, ma gli organizzatori ci hanno procurato un posto a tavola ed un piatto freddo al ristorante (chiuso, ma presidiato). Poi, vista la serata, siamo andati al campo sportivo ad osservare un paio d'ore, giusto per togliere la ruggine dagli strumenti. Un'osservazione "pubblica", visto che ci hanno seguito gli unici altri due abitanti dell'ostello...o se volete, gli unici altri due turisti del paese. Il cielo era veramente bello, ma il vento ghiacciava le dita. La fiacca del viaggio ed il programma di giovedì hanno fatto il resto. Quando Paolo M. annuncia la Giovedì giro montanaro....e si ostinano a seguire i miei deliri.... meta: Lac Mort, un nome un programma. Giro breve (12km tra andata e ritorno), ma con
pendenze notevoli (40%), soprattutto all'inizio....tutto ampiamente
compensato dal meraviglioso paesaggio...alla fine comunque di Mort c'eravamo Fortunatamente alla sera il cielo non era completamente
sereno e noi, con aria da astrofili vissuti abituati a ben altre imprese, Al mattino di venerdì un mormorio di qualche astrofilo giunto nella notte sottolineava la magnificenza della nottata...Ma non era nuvolo? Mah, così ci sembrava. Forse un riflesso condizionato della mente che creava finte nuvole per farci andare al letto. Certamente la sfacchinata ha smorzato i sensi di colpa per la cena abbondante e gustosa.... E venerdì? Svacco totale, seduti in piazza a chiacchierare e a guardarci in giro. Un'occhiatina al Sole in H-alpha con una corona di protuberanze La piazza intanto si riempiva di astrofili e telescopi, tra cui quelli degli altri compagni d'avventura arrivati in tarda mattinata. Notte discreta, con
un po' di Alle 20 si aprono gli
atlanti....e si comincia con i primi oggettini (NGC 6210, NGC 6229, IC 4665 Gli eroi, stoici ed entusiasti, sono stati Ettore e Vito, le matricole di Sabato però pagano pegno perché alle 10 giù dalle brande per la seconda passeggiata (questa volta geriatrica) alla diga di Place de Moulin....5 km separano il parcheggio da rifugio Prarayer, ma soprattutto da polenta concia e carbonada che ci aspettavano. Al ritorno, dopo cena, si osserva ancora, con un cielo non eccelso, ma l'aria molto stabile; si ricomincia con l'entusiasmo che regala una bella stellata....NGC, IC, etc.... La piazza si è riempita di telescopi, impossibile camminare senza sbattere in qualche treppiede. Una sorta di Milano Marittima dell'astrofilia. Non potendo puntare nulla di basso (altrimenti il Dobson sbatteva sulla testa del vicino) non rimaneva che osservare in costellazioni vicine allo zenith...Ma voi avete mai consapevolmente puntato niente che si trovasse nella costellazione della Lucertola? Per chiudere, un Giove mozzafiato, mai visto nulla del genere! Me lo ricorderò per anni! Tempo per altro non ne abbiamo trovato, se non domenica per una conferenza al planetario e per i formaggi da spacciare poi a casa. In altri telescopi non ho osservato molto. Doverosa però l'occhiata ad un meraviglioso Taka 150 mm. che mostrava una nebulosa Velo splendida! Acquisiti fatti? Un meraviglioso atlante tedesco redatto da un ungherese. Sarà, ma ogni anno un atlante ci scappa...quindi per 3 serate osservative avevo dietro 4 atlanti, non male! Una splendida avventura in splendida compagnia....e come in ogni bella
avventura ci sono i misteri irrisolti....Come hanno fatto Rosy, Mariagrazia
e Alessandro (il giovanotto della spedizione) a sopportare 7 astrofili (i
due Paoli, Vito, Ettore, Gianni Davide ed io) per tanto tempo? Ai posteri la La camera all'ostello è già prenotata per l'anno prossimo...vorrà dire Marco Garoni
Che dire in più rispetto a quanto hanno già detto i miei amici…….. Io sono un po’ il “veterano” di questa manifestazione: ben 8 presenze negli anni a partire dal 1997!!! Tutte belle (a parte una funestata dal mal tempo), ma quest’anno la gita ha avuto un sapore diverso, più intenso. A partire dal fatto che abbiamo deciso, in tre prodi, di arrivare sul posto due giorni prima per concederci un po’ di meritato riposo e un paio di bellissime passeggiate. Poi questa è stata la spedizione più numerosa, ben 10 componenti più la bellissima cagnolina Dea! E poi un meteo favorevole per le passeggiate e soprattutto per le osservazioni; un cielo splendido che ci ha permesso di osservare oggetti bellissimi. Io, il più “veterano” di questa manifestazione, sono però forse il meno esperto di tutta la spedizione, ma sono riuscito ad osservare bel 35 oggetti in una sera, che da noi, a Ravenna, sono quasi invisibili. Riassumendo, quindi, bel tempo, bella compagnia, belle mangiate, belle osservazioni…… Paolo Alfieri
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